
Casa degli Omenoni
Poco distante dalla casa del Manzoni, c’è un palazzo chiamato “casa degli omenoni” per via degli otto telamoni sul fronte della facciata. La casa ammirata da Vasari durante il suo soggiorno in città del 1566, fu la residenza milanese di Leone Leoni (celebre scultore). Disegnati probabilmente da Leoni, i telamoni furono tradotti in pietra, secondo la testimonianza di Lomazzo, da Antonio Abbondio detto l’Ascona, scultore lombardo allora di qualche notorietà (B. Agosti, 1996)[1].
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[1] Tratto da: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00037/ il 13/03/14 ore 11.10